La cessione del quinto della pensione per pensionati INPDAP e INPS

Cessione del quinto della pensione


Poste italiane conferma la propria offerta in termini di credito, prestiti e mutui ed ai pensionati dedica uno strumento già ben conosciuto: la cessione del quinto della pensione.
Questo strumento finanziario, cioè, rende possibile il rimborso della rata del piano di ammortamento da restituire al creditore, detraendola direttamente da ciò che l’ente versa mensilmente all’utente beneficiario che quindi diventa debitore.

I punti cardini per Quinto BancoPosta sono la tranquillità, la serenità, l’adeguatezza di un rimborso adeguato alle possibilità di ognuno. Il finanziamento, inoltre, può essere richiesto anche a quegli utenti pensionati che non hanno il conto corrente bancario o postale, con la possibilità di estinguere altri finanziamenti in corso, e anche se si hanno difficoltà di accesso alle altre forme generiche di credito al consumo, prestiti finalizzati e non e così via.

Lo strumento della cessione del quinto, infatti, ha proprio questa peculiarità, poiché a garantire è proprio l’assegno che si riceve (che sia lo stipendio o la pensione come in questo casi: in fondo a garantire è proprio l’utente e il suo diritto al credito pensionistico o da lavoro).

Ma vediamo tecnicamente quali sono le peculiarità di questa tipologia di prestito. Innanzitutto si segnala l’assenza di commissioni accessorie e l’assenza di spese per l’estinzione anticipata dello stesso prestito. La rata, secondo il piano di ammortamento concordato, viene trattenuta direttamente sulla pensione – come già anticipato – fino ad un massimo del quinto (per l’appunto) di quello che si riceve nel mese. Da questo, poi, dipende l’entità dell’importo finanziabile: è l’Ufficio postale stesso a rilasciare, in termini di richiesta, la certificazione dell’ente previdenziale coinvolto, che sia l’INPS o che sia l’INPDAP. Rispettivamente Istituto Nazionale Previdenza Sociale e Istituto Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica.

La durata del prestito può essere variabile: parte dai tre anni (ovvero dai 36 mesi) e arriva fino ai dieci anni (durata massima del piano di ammortamento, quindi, 120 mesi).
In più BancoPosta prevede l’assicurazione per ogni evenienza e problematica, ovvero la copertura assicurativa sulla Vita come prevista da legge e garantita dal fondo rischi dell’Inpdap stesso.



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