Ci aspettano pensioni sotto i 1000 euro!

I trentenni di oggi saranno i poveri del futuro.
I giovani lavoratori dipendenti dai 25 ai 34 anni andranno in pensione con meno di 1000 euro.
Se oggi sei un trentenne (sotto i 34 anni) andrai in pensione circa nel 2050 e ti ritroverai con un assegno di nemmeno 1000 euro al mese!
Non e' una previsione ma un calcolo matematico con i dati attuali: è ciò che toccherà al 42% degli attuali occupati, circa quattro milioni, che pure si fregiano di un contratto di lavoro regolare.
Inutile sottolineare come la situazione sia anche perggiore per il milione di ragazzi con contratti di lavoro atipici, o che svolgono un'attività autonoma e per i due milioni di giovani disoccupati.

Ai tristi risultati qui riportati si è giunti attraverso uno studio condotto dal Censis e dell'Unipol, nato più di un anno fa per indagare sulle future vie del welfare in Italia.
Le pensioni e la situazione previdenziale in genere richiedono massima attenzione. Le previsioni dicono che nel 2030 più del 26% della popolazione locale sarà formata da anziani over 64 e vi saranno quattro milioni di disoccupati in più e due milioni di lavoratori in meno.


Considerando che nel 2010 il tasso di dipendenza degli anziani è stato del 31% circa il sistema pensionistico dovrà confrontarsi con importanti problemi di compatibilita' quando nel 2030 è ipotizzabile che lo stesso tasso sarà del 43,6%!

I lavoratori autonomi saranno quelli più penalizzati tra 30 anni, dal momento che vedranno calare il tasso di sostituzione fino a -40% (a 68 anni, con 38 anni di contributi) a fronte di un tasso di sostituzione del 72,7% calcolato per il 2010.
Nel rapporto si legge ancora che i servizi sanitari vengono sempre più spesso pagati di tasca propria, poiché soltanto il 19,4% delle famiglie può fare a meno di rivolgersi ai privati.

Il ministro del welfare Maurizio Sacconi bolla come "opinabili" i dati Censis-Unipol. Subito dopo, però, sottolinea l'esigenza di organizzare in maggior numero "forme di previdenza e sanità complementari".

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